“Matrigna” di Teresa Ciabatti (Solferino)

Teresa Ciabatti è un’autrice che apprezzo (La più amata mi era piaciuto molto). Il titolo, Matrigna, mi ha incuriosito, essendo io una matrigna (ma buona, come precisano le mie figliastre). Quindi non potevo non comprarlo. Ieri mattina l’ho portato a casa, ieri notte ho finito di leggerlo.

Mi è piaciuto. La più amata, di cui questo riprende alcuni temi, l’ho preferito perché in certi punti era davvero odioso, e per essere odiosi ci vuole coraggio.

Comunque. È un bel romanzo, intelligente, molto ben scritto, con un’idea forte. Un po’ nebuloso, questo sì, la trama non è chiarissima, tra salti temporali e vaghezze, ma è anche il suo bello.

Si legge con piacere, con interesse, è morboso quanto basta.

Consigliato? Consigliato.

3 pensieri su ““Matrigna” di Teresa Ciabatti (Solferino)

  1. Piccola nota lessicale (e polemica) a margine: in francese esiste il termine per designare in modo neutro la “matrigna” ed è belle-mère, che traduce anche suocera; in inglese step-mother.
    In italiano, la parola medesima contiene un giudizio di valore (negativo). Strano.

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